Piccolo contributo per la pace nel mondo, ovvero: In una cucina d’estate, a tagliare le verdure

Sto facendo la ratatouille, oggi pomeriggio, un po’ come mi viene. Sono stato al mercato e ho comprato, come in un problema di seconda elementare, quattro zucchine, tre melanzane, un chilo di pomodori, due peperoni (e della frutta, che non ci servirà per quel che vi sto dicendo). Non so come mi verrà, che non l’ho fatta mai e mangiata raramente, ma di ricette da rispettare per queste cose non ce ne sono, come per il minestrone o le polpette, e l’ho fatta con calma, assemblando via via gli ingredienti. Ho scaldato l’olio e fatto cuocere un po’, ma a fuoco pacatissimo, le cipolle, ci ho aggiunto dei capperi che avevo in casa, per togliermeli di torno e per incaponatirla un po’, e anche un peperoncino che però, temo, farà più danni che altro.

Poi ho iniziato a tagliare la verdura.

Les légumes d'étéSe volte la pace nel mondo, se volete che le persone non si picchino più, non uccidano, non si scaglino le une contro le altre per un parcheggio, un isolotto, per un uomo, una donna, per un lavoro, una partita di curling, per l’Alsazia e la Lorena, il Nagorno Karabakh, per qualsiasi cosa: se volete la pace nel mondo mettete quelle persone in una cucina d’estate, a tagliare le verdure.

Ti riposa e ti sincronizza con te stesso, togliere il peduncolo dai pomodori, spellarli (mirabilante éplucheur Pyrex che un giorno la FFCA mi regalò e grazie al quale non devo più sbollentarvi, pomodori!), farli in quattro e privarli dei semi. Ti pacifica, ti consente di riflettere su tutto, affettare le zucchine (ce n’erano pure di bianche, al mercato, stamane). Ti rilassa, ti consente anche di non pensare a niente, di fare attenzione soltanto alle traiettorie del coltellino che riduce due peperoni in dadi, che tramuta in rondelle e poi in spicchi le melanzane, mentre fuori tutto è calma, tepore e silenzio, mentre piangi ancora di cipolle, ma senza soffrire.

Ora è tutto sul fuoco, cipolle e capperi, pomodori, zucchini verdi e bianchi, melanzane, peperoni rosso e verde e pure il timo, a cuocer tranquillo, lento, silenzioso (il solito brot brot brot che evoca le domeniche). E il mondo è in pace, e io leggo, giro, rileggo e un po’ mi rincresce che le verdure, ormai, le ho già tagliate.

10 pensieri su “Piccolo contributo per la pace nel mondo, ovvero: In una cucina d’estate, a tagliare le verdure

  1. slowfood organizza a berlino ogni tanto la Schnippeldisko, in cui un centinaio di persone si trovano e tagliuzzano verdure per la cena (di solito prima di manifestazioni o cose simili…). Schnippel für den Weltfrieden!

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