L’amara verità sul doppiaggio italiano (e Friends francesi)

Avete presente quella storia per cui “Ah, i doppiatori italiani sono i più bravi del mondo”? Avete presente quella cosa per cui se vedi un film doppiato in qualsiasi lingua che non sia l’italiano dici “Oddio… certo, noi doppiamo tutto, ma almeno non doppiano così male!”. Bene, ho il sospetto che non sia una verità così indiscutibile.

Ieri parlavo con una studentessa e le dicevo la mia tristezza per essere capitato per sbaglio in una sala in cui trasmettevano un film americano doppiato in francese. Lei mi ha detto “Ah, mio dio! ma come si fa a doppiare i film! Meno male che sto a Parigi perché in province al cinema danno solo film doppiati… Che poi vabbé, almeno i doppiatori francesi sono bravissimi, non come quelli italiani…” Ho avuto lo scatto guarda-ciccia-che-noi-abbiamo-inventato-il-Rinascimento (avete presente che tipo di scatto è, no?) e ho detto quel che si dice in questi casi, cioè che 1) i doppiatori italiani bla bla bla e 2) Ferruccio Amendola che non era solo il Vernel e 3) Giancarlo Giannini all’Overlook e – anche – 4) Tina Lattanzi gemente, birignante e sospirante. Lei mi ha guardato sorpresa e mi ha detto: “Ma se nei doppiaggi italiani la bocca va da una parte e la voce dall’altra!” Ma come! la famiglia Izzo queste cose non le fa! E poi mi dice: “Una volta ho visto Friends in italiano… delle voci assurde, non facevano neanche ridere!” Che è quello che ho pensato io vedendo Friends in francese.

Tutto questo porta alle necessarie conclusioni che il buon doppiaggio è nell’occhio e nell’orecchio di chi guarda un film e, soprattutto, che i doppiaggi fanno sempre cagare, cosa che appare in tutta la sua ovvietà soprattutto ai non madrelingua.

Detto questo – non per fare il tignoso, eh – vi metto l’inizio del primo episodio di Friends in francese, un reperto dell’epoca in cui ci si faceva la riga in mezzo, i telefilm si guardavano su Rai Tre in preserale e ovviamente doppiati perché internet non esisteva e ancor meno esisteva ITASA (anzi, mi sa che qualcuno dei traduttori di Itasa erano appena nati quel 23 giugno  1997 quando capitai per caso su Rai Tre e tutto cambiò). Vi faccio notare che noi sbaglieremo a dire Fébe, però loro dicono Rascèl, Fibì, Sciandleur, Sgioì e – vabbè – Monicà.

Io gliel’ho detto, alla discente, che Rascèl è assurdo e lei mi ha risposto che tra la pronuncia Rascel alla francese e Rachel all’inglese non ci sono differenze. Appunto, bisogna avere orecchio.

42 pensieri su “L’amara verità sul doppiaggio italiano (e Friends francesi)

  1. nella traduzione di questo post in Francese devo mantenere il “guarda-ciccia-che-noi-abbiamo-inventato-il-Rinascimento” o vado col parallelo “on a fait-la-Révolution-salaud” per comunicare il significato intrinseco?

    1. il vero problema non è solo il doppiaggio, è ovvio che un attore è più bravo nel suo mestiere rispetto a un doppiatore che fa un altro mestiere (fa più ridere un vero comico tipo will ferrell o jim carrey o ben stiller, piuttosto che un doppiatore che di mestiere non è un comico). la gravità sta nell’adattamento dei testi, dove spesso vengono cambiate battute divertenti in cagate all’italiana, coi responsabili delle traduzioni che pensano di essere più geniali degli autori di friends. ecco l’esempio più assurdo e grave (che mi fa pensare che la traduzione l’ha fatta uno che non ha mai visto friends): nella scena finalissima, ross, dopo aver provato a fermare rachel all’aeroporto, rientra a casa pensando che rachel è partita per Parigi; invece rachel è scesa e torna e dice “non ci lasciamo più, saremo sempre io e te, basta stupidaggini” e ross fa questa battuta (in italiano): “e adesso cosa dico all’altra?” (battuta banalissima), rachel fa una faccia, e ross pensa ad alta voce e dice “non fare battute ora”….. beh sapete com’è la versione originale? tra l’altro perfetta e geniale fino all’ultimo? allora, tutto uguale, rachel ritorna, dice quelle frasi, scena romanticissima, basta stupidaggini, e ross fa “a meno che non siamo in pausa di riflessione!” cioè vi rendete conto la perfezione! dieci anni di friends si chiudono così! voglio dire, la pausa di riflessione di ross e Rachel è entrata nel linguaggio comune, è storia, quelle generazioni la sanno tutti, è stata citata in altri telefilm, nei Simpson… e invece il nostro responsabile dei testi ha pensato che lui avesse una trovata migliore… mah

  2. Io ho sempre pensato che il doppiaggio italiano fosse sovrastimato, così come il caffè espresso. È solo una questione di abitudine: ogni scarrafone è bello a mamma sua.

    Ma nell’esempio che riporti non mi sembra che il doppiaggio francese sia così attento al lip-sync.

      1. I migliori sono i russi e gli ex-sovietici. In pratica abbassano il volume della lingua originale (che si sente sullo sfondo) e ci registrano sopra una specie di commento-traduzione-sintesi. Non ho mai capito come facciano a seguire.

  3. Beh, che i francesi siano sempre stati dei pessimi doppiatori è conclamato e la tua discente è una povera pazza. Detto questo, ormai anche i doppiatori italiani sono diventati dei cani ed è finita l’epoca dorata di Mario Maldesi. Sarà anche dovuto al fenomeno itasa, ma ormai le serie tv americane in italiano sono peggiori di quelle in francese. Tra le altre cose, qualcuno mi sa dire perché Meredith Grey, in italiano, ha la voce di una quindicenne (stupida)?

    1. guarda, tu hai toccato la voce doppiatrice che odio di più al mondo, vale a dire Giuppy Izzo, sorella di Simona Izzo, figlia di Nonsochì Izzo e parente di tutti gli Izzo doppiatori, colpevole del fatto che ora non posso vedere Renée Zellweger senza volerla picchiare. La odiavo anche quando doppiava Lucy May, non so se mi spiego…

      1. Ma come? E’ lei? Con quella vocina lì a 42 anni? C’è gente che è davvero nata per il lavoro che fa… (a onor del vero una volta vidi una puntata originale e non è che Ellen Pompeo sia tutta ‘sta grande interprete, eh…)

  4. no scusa noi abbiamo ribattezzato Joey da Tribbiani a Triviani tanto per il gusto di e ti lamenti di Rascel ! And don’t get me even started su come la Tata da jew hardcore mi e’ diventata pecorara di frosinone !

    Ricordo che seguivo Friends su France 2 (che a BG si e’ sempre presa meglio di Rai 3) e di non aver mai pensato che il doppiaggio fosse cattivo

    Cmq, condivido il punto generale del post. Il doppiaggio e’ il male assoluto anche quando e’ ben fatto: appiattisce, standardizza…insomma e’ fascista

  5. Allora, comincio con il doppiaggio francese: orribile. C’é una componente di orribilitá dovuta alla cultura e quella é soggettiva ok, ok, non é bello ció che é bello. Ma c’é una componente assolutamente oggettiva: il doppiaggio francese stravolge il senso. Scene drammatiche sono stravolte in scene comiche (un esempio per tutti, andatevi a guardare Starsky e Hutch), spesso e volentieri l’espressione dell’attore non corrisponde all’emozione audio.

    Continuo con il doppiaggio italiano. Se ci mettiamo d’impegno, siamo veramente bravi (poi perché gli sto dando del “noi” non lo so ma suona bene), ma ultimamente i doppiatori sono sempre piú deludenti (un esempio tra tutti: Tim Roth in Lie to Me. In italiano é inascoltabile). A mio modesto avviso le ragioni sono due: i doppiatori sono una setta chiusa ed esclusiva, si riproducono tra di loro e fanno nascere doppiatori con la coda di maiale (cf. cent’anni di solitudine), il doppiaggio in Italia é obbligatorio.
    Amen. scusa la lungaggine

    Arco: io ho visto un film polacco in quella situazione… ancora non so dirti se era un incubo o l’ho vissuta davvero quell’esperienza.

    1. guarda, io mi sto convincendo che non è che prima i doppiaggi fossero migliori, è che noi non avevamo alternativa e non avevamo ancora scoperto la lingua originale…. chi di noi ha visto i telefilm americani anni ’70 in inglese, d’altra parte?

      cmq direi che si è messo a nevicare e non potrò uscire per andare in lavanderia…

      1. Verissimo quello che dici. Riguardavo quest’estate su Fox retro Mork e i Jeffersons, ad esempio, e non è che fossi entusiasmato dal doppiaggio, anzi.

        Ha smesso di nevicare e c’è persino una scia rossa di tramonto. Ora puoi uscire a chiuderti 1 ora in launderette. (che è meglio, visto che ci sono 2 gradi).

  6. Commento il post, anche se già di alcuni giorni fa, perché oggi (seguendo un flusso di pensieri a casaccio innescato dalla morte di Monicelli) mi è venuta in mente una questione che di solito non si sfiora quando si tratta l’argomento “doppiaggio”. Ovvero: in un sacco (ma un sacco!) di classici già l’originale è doppiato. Nei “Soliti ignoti” sono doppiati Tiberio Murgia, che era sardo e in tutta la sua carriera ha fatto il siciliano, ovviamente doppiato, e Carlo Pisacane. In “Rocco e i suoi fratelli” sono doppiati tutti: non solo Delon, la Girardot, la Paxinou e gli altri stranieri, ma anche Salvatori e la Cardinale. Eli Wallach raccontava un aneddoto divertente. Nella scena della vasca da bagno de “Il buono, il brutto, il cattivo”, che era girato in inglese, l’aggressore (una comparsa spagnola, mi pare) non era in grado di pronunciare le battute. Leone gli disse di limitarsi a contare fino a dieci, con rabbia, che poi ci avrebbero pensato col doppiaggio. Wallach concludeva: “Quando ho visto la scena, quello recitava molto meglio di me!”.
    Tanto per dire che non è così ovvio che i doppiaggi facciano sempre cagare.

    1. eh, anche Fellini faceva doppiare tutto… secondo me il doppiaggio fa cagare quando altera l’originale, ma se l’originale è doppiato allora è un elemento d’autore e lo conservo volentieri, anche perché non ci sono particolari alternative…

  7. I doppiagi francese sono generalmente e obietivamente i migliori al mondo. Sono molto più curati e per esempio, pure Sergio Leone preferiva i doppiagi francese dei suoi film (che controlava lui stesso visto che parlava francese).
    La Francia ha un mucchio di doppiatori straordinari e bisogna sapere che tanti film o telefilm hanno havuto successo per grande merito della qualita straordinaria di certi doppiagi. In Francia non esitavano a cambiare e migliorare i testi originali (senza tradirli) e farne proprie opere d’arte. Come per esempio i film di Terence Hill e Bud Spencer che sono veramente straordinari in francese.
    Spesso certe star insistano per doppiarsi in francese come Jody Foster, Mira Sorvino o Jane Fonda.
    I produttori americani curano molto di più le versioni francese e sanno che la Francia non sopporta doppiagi mediocri (un attore famoso come Bruce Willis non deve assolutamente cambiare voce, per esempio. Il suo doppiatore Patrick Poivet è famosissimo per questo e nessuno puo imaginare Bruce Willis parlare con un altra voce).
    In Italia, sinceramente, i doppiagi sono generalmente medi. Erano molto più belli negli anni 60/70 ma anche li, la Francia aveva attori di altissimo livello per doppiare (attori di teatro come Michel Roux, attore straordinario che prestava la sua voce a Tony Curtis che non volevo nessun altro per quello. Ripeteva a tutti che preferiva la voce di Roux alla sua !).
    In Francia, ci sono stato decine e decine di doppiatori star degni del grande Ferrucio Amendola. Veramente, non ci sono paragoni.

    PERO, il doppiagio di Friends non e eccezionale (anche se è definitivamente migliore di quello italiano, soppratutto per Chandler doppiato dal grande Emmanuel Curtil, la voce di Jim Carrey in Francia). E generalmente, i sitcom non sono molto ben doppiati pure in Francie.

  8. Se proprio non se ne può fare a meno, il doppiaggio francese mi sembra più fedele all’originale (per quanto riguarda film holliwoodiani recenti). Questo vale soprattutto per lo humour: spesso le battute doppiate in italiano non hanno nulla a che vedere con l’idea d’origine, e quasi sempre non sono per nulla divertenti o semplicemente non hanno alcun senso. Per non parlare della ridicola e inutile volgarità che condisce il tutto. Quello che si poteva definire ironia sottile nell’originale, diventa humour da ragazzini nella versione italiana (e.g.: si dovrebbe ridere perché qualcuno ha detto “merda”).

  9. Mio marito è italo-svizzero (svizzera francese) e mi ha costretta a vedere parecchi film in francese con il risultato di un sano sonno rigeneratore di 2 ore. Finché si tratta di film francesi, devo dire che soprattutto l’umorismo rende meglio in lingua originale (oddio, sempre humor francese è…), ma i film italiani in francese… orrendi!!! non hanno senso le voci, non si concentrano sulla personalità! tipo Sgioì… è un attore! non può avere questa voce!!! Unica eccezione, devo dire con mio enorme stupore e forse solo perché di base è un film italo-francese con il nostro enorme e straordinario Ugo Tognazzi, “il Vizietto” o “La cage aux folles”. Se avete dimestichezza con la lingua, provate la versione francese…meravigliosa! (Mai quanto quella Italiana, ovviamente!!!!!!!) Vive l’Italie!!!!!!!!!!

    PS: ma chi sono i doppiatori italiani del telefilm “L’undicesima ora”?????

    1. Francesca, questo è vero perche i film italiani sono spesso doppiati con un budget ridicolo. Ma quando si fa sul serio, è una altra cosa. Per esempio i film di Sergio Leone (che ha suppervisato lui, parlando francese) sono le migliore versioni (secondo Sergio Leone ancora). Ma ci sono tantissimi esempi comme per esempio “Scoppone Scientifico” o “Divorzio a l’italiana” che hannon belle verzioni francesi. Ma è vero che sembra più difficile restituire i film italiani in francese che i film di lingua inglese. Lei ha parlato del Vizzieto dove Tognazzi è doppiato in francese da un grandioso attore di teatro con grande talento : Michel Roux. Pero, il vizieto si deve guardare in francese solo per Michal Serrault che non rende tanto in italiano. Di più, il Vizieto ha un testo francese all’origine scritto da Jean Poiret. Altri esempi : i film di Don Camillo si deveno guardare in francese solo per Fernandel anche se le versioni italiane restano di grande qualita communque e che i film sono in Italia. Communque, si deve dire che sia le versioni italiane, sia le versioni francese erano migliore nel passato. Ma le versioni francese continuano ad essere molto più curate delle italiane che si sono perse alla meta degli anni 70.

  10. Insomma gli italiani dicono che sono i migliori i francesi idem.
    Io dico che qui in italia si doppia decisamente troppo. Si vuole la pappa pronta perchè chi ci riesce a seguire i sottotitoli? lol
    ma alla fine se uno si abitua all’originale è difficile tornare indietro. Io sono appassionata di drama coreani e giapponesi, penso ad un eventuale doppiaggio italiano brr
    i drama in verità vanno in tutto il mondo e noto che vengono lasciati in lungua originale..forse il coreano è decisamente ostico da doppiare

    1. hummm sai cosa? secondo me è una questione di mercato: il pubblico dei drama coreani è troppo piccolo perché sia vantaggioso economicamente doppiarli…

  11. Per quanto mi riguarda provo un certo rancore verso il doppiaggio italiano,
    da giovanotto mia sorella comprò tutti i dvd della serie Friends e me ne appassionai perdutamente.
    Ho visto tutta la serie 5 o 6 volte sia in italiano che in lingua madre e per me il lavoro che hanno fatto nel doppiaggio è veramente scadente,
    A parte i vari giochi di parole che sono logicamente “intraducibili” e su questo poco si può fare, trovo che molte parti siano state snaturate completamente, in alcuni punti poi le tracce di risate sono state inserite in dialoghi non comici mentre al contrario ci sono dialoghi comici che terminano con qualche secondo di imbarazzante silenzio.
    Oltretutto ci sono una caterva di battute che potevano essere facilmente tradotte che invece sono state cambiate senza motivo.
    Ecco un esempio:
    nella versione italiana la battuta che parte a 3:28 circa

    e in quella originale che parte da 1:40

    Poi dai sinceramente, guardandoti un film in inglese (magari coi sottotitoli in italiano) non solo ti godi di più la recitazione, ma pian piano impari molto più facilmente la lingua.

  12. In effetti ho pensato al fatto del doppiaggio “come appariamo agli altri” però resto dell’ idea che abbiamo dei bravissimi doppiatori =P
    E probabilmente lo sono anche quelli degli altri paesi, come il doppiaggio spagnolo a noi sembra ridicolo, è questione di abitudine

  13. Penso che ognuno abbia dei gusti diversi che vanno rispettati. Magari non avremo i migliori in assoluto ma ho grande stima dei nostri, poi mi sono piaciuti anche doppiaggi stranieri (anche se di solito non mi piacciono in ceco e spagnolo europeo, ma ci sono delle eccezioni tipo Death Note ed i Griffin). Ognuno è libero di guardare i programmi come vuole, ma deve rispettare il parere altrui. Non mi piace quando le persone litigano per queste cose, e per fortuna qui la discussione si sta svolgendo in modo civile e garbato. Bravi tutti dunque, continuate così!
    Ed ora vi dico un po’ di cose (e chissà che non le risentirete un giorno.)
    A Suibhne: cos’hai contro Giuppy Izzo? Che ti ha fatto di male? Cos’ha di brutto la sua voce? Nel doppiaggio la voce non c’entra, è la recitazione che conta, così come nel cinema e soprattutto a teatro. Rispetto i tuoi gusti, anche se a me la voce della Izzo è sempre piaciuta (anche se la sento più spesso nelle pubblicità), ma per educazione è bene non dire a proposito di qualcuno che lo vorresti uccidere. Uno può non piacere ma non si deve arrivare a tanto, e non lo dico per fare la maestrina.
    Ad Auramaga: i doppiatori non sono una setta, è solo un luogo comune. E’ vero che è un po’ chiuso come ambiente ma non è impenetrabile, abbiamo molti doppiatori non facenti parte di famiglie di artisti e sono bravi a mio avviso. Domitilla D’Amico, Sandro Acerbo, il grande Pannofino ed altri. n on sempre poi i figli fanno lo stesso lavoro.
    Esistono vari corsi di doppiaggio come Enterprise, con vari maestri ospiti in studio. Il corso di teatro è la migliore scuola per poi fare questi corsi (lo ha detto Pannofino ospite del programma Alle falde del Kilimangiaro).
    A Gio: non si può paragonare un film ad una canzone, le canzoni sono musica e la musica è un linguaggio universale, non c’è bisogno di capire il testo. E’ ridicolo confrontare le due cose. Nei film la comprensione è indispensabile, e l’immediatezza anche, e il doppiaggio permette di seguire meglio tutto e di sentire cosa dicono i due tizi in sottofondo che i sottotitoli non traducono poiché sono particolari considerati forse secondari, non lo so. E poi rovinano la sorpresa perché la lettura mentale è più veloce e sai gia che sta per dire il personaggio, mentre col doppiaggio si va a tempo e ti godi la battuta. Poi i sottotitoli sono una traduzione molto sintetica per motivi di tempo e spazio sullo schermo, e a volte la traduzione è strana. Pensa a come hanno sottotitolato il David Letterman Show: c’è una forte differenza da ciò che dice D.L. e i sottotitoli, tipo yes tradotto una volta con esattamente anziché il semplice sì. E non dare per scontato che il doppiaggio rovini, ci sono dei casi in cui l’ originale non mi è piaciuto per niente anche se mi aspettavo un buon lavoro (perché le espressioni del viso, i gesti ed il corpo sono chiari indizi nel valutare la bravura di un attore), oppure sì ma non certo al punto di farmelo rimpiangere, oppure a volte ho apprezzato sia l’originale che il doppiaggio in modo uguale oppure nessuno dei due (non chiedermi esempi sennò mi stigmatizzeresti per ciò che guardo, nulla di volgare comunque), oppure alcuni elementi dello stesso programma li prediligo in una versione ed altri in un’altra (ad esempio in American dad preferisco Stan in inglese e Roger in italiano).
    A Claudia: il doppiaggio lo usano la maggior parte dei paesi 8cerca la voce doppiaggio sulla Wikipedia inglese e vedrai che la maggior parte lo usa), solo alcuni paesi non lo usano 8e ciò include anche quelli dove usano le voci fuori campo), quindi non è affatto vero che doppiamo troppo. semmai si IMPORTANO TROPPI PROGRAMMI che riducono il tempo a disposizione per doppiare bene. Se non facessimo ridoppiaggi e se non guardassimo cose tipo Geordie Shore ed altre scemenze i doppiatori avrebbero più tempo per fare lavori accurati ed eviteremmo quelli brutti come Due Fantagenitori (Cosmo si salva comunque).
    A Leon: concordo sul discorso delle traduzioni. Ma l’hai detto tu stesso: le battute SI SAREBBERO POTUTE TRADURRE CORRETTAMENTE, senza rinunciare al doppiaggio. E’ questo il vero problema: la traduzione che (non solo qui ma in generale, ho avuto modo di vedere alcune scene di una serie in inglese) si può fare molto meglio, non il doppiaggio in sé. Sono i traduttori la vera pecca.
    Comunque non penso che ci si goda di più la recitazione se non puoi neanche vedere i tuoi divi in faccia. Perché la recitazione è anche questo: gesti, mimica facciale, linguaggio del corpo… e non solo nei film muti ma anche oggi.
    E riguardo alla lingua sappi che in Pakistan doppiano e conoscono benissimo l’inglese, mentre in Giappone al cinema sottotitolano e sono messi come noi. Per maggiori informazioni cerca doppiaggio su Wikipedia (scusa ma mi vengono i crampi alle mani da quanto scrivo). Ho visto un’intervista ad una delle doppiatrici che parlava di come il doppiaggio si fosse evoluto mentre andava in onda Friends: da allora facevano doppiaggi in colonna separata mentre prima doppiavano tutti insieme, il che riduce molto la qualità.
    Sui giochi di parole poi ti sei già espresso giustamente , se sono intraducibili che si usi il doppiaggio o i sottotitoli non cabia tanto non si può tradurre comunque.
    A Fabio: rispetto il tuo parere (sei francese?). Penso che il doppiaggio italiano sia ancora capace di dare buoni risultati, come con Harry Potter ad esempio (che hanno doppiato anche in Svezia ed altri paesi che di solito usano i sottotitoli, cercate su youtube), anche se con la televisione è più difficile. Spero che i vostri doppiatori rimangano bravi come dici in modo che possiate apprezzarli. Stessa cosa mi auguro per i nostri.
    A Palbi: non c’entra niente il fascismo. Il doppiaggio fu inventato da un austriaco e fu usato per la prima volta dalla 20th Century Fox, nacque per questioni di praticità. anche paesi che non ebbero la dittatura nel XX secolo ce l’hanno 8come appunto la Francia), mentre altri che ce l’avevano (come il Portogallo) o ce l’hanno ancora (come il Vietnam) non lo usano. Potrei dire mille altre cose ma mi fanno male le mani. Ripeto: RISPETTATE SEMPRE LE OPINIONI ALTRUI. Sennò finirete per essere malvisti.
    P.S.: cercate la voce doppiaggiofobo su Nonciclopedia :). Ciao e continuate a guardare i vostri programmi preferiti, quando e come volete. Perché l’importane è questo. Arrivederci!

    1. Concordo con tutto 🙂 Si sono Francese e italiano e sono un grande appasionato di doppiagio francese ma anche italiano (quello degli anni 60/70 che era favoloso).

    2. L’unico commento degno d’esser letto in questa discussione che trasuda snobismo da tutti i pori. Il culmine è stato chi ha scritto che il doppiaggio è fascista. Ignoranza al lavoro.

  14. Io trovo che il doppiaggio sia orrendo per un semplice motivo. Nessuno parla in quel modo. Se vi fermate un attimo e fate caso, nessuno parla in maniera così teatrale, con alti e bassi ed emozioni esagerate. E’ ridicolo! Sia quello francese che quello italiano. Mi spiegate perché sono tutti impostati in questo modo e non si cerca invece di “ricopiare” in tutto (tono, emozione, identità, stile) l’originale? Perchè tre attori come De Niro, Pacino e Stallone, con tre voci COMPLETAMENTE diverse, venivano doppiati dalla stessa voce! O-o Perchè non sforzarsi, con il casting ed il talento, di ricreare la voce e l’interpretazione dell’attore originale? Ho fatto questo esperimento con tre amici. Gli ho messi davanti al loro film preferito e gli ho fatto notare come la voce del doppiatore fosse così “troppo teatrale e quindi falsa”. Il risultato? La prima è rimasta a bocca aperta ed ha detto testuali parole:”oddddio è vero!”. La seconda: “mi hai distrutto il mito del doppiaggio italiano in 20 secondi”. Il terzo, dopo aver premuto pausa con tanto di espressione sconcertata…:”basta altrimenti non guardo più un film!” Che ne pensate?

  15. Questo post ha 5 anni ma mi piacerebbe lasciare comunque la mia esperienza.
    Guardavo solo film doppiati e sostenevo che i doppiatori italiani fossero bravissimi. Poi per imparare meglio l’inglese ho iniziato a vedere i film in lingua originale con i sottotitoli. Insieme alle mie figlie adolescenti.
    Ora stiamo vedendo tutte le serie di Desperate Housewives e quando mio marito ci chiede di vederle in italiano restiamo sconvolte per le differenze che tolgono un po’ di verità alla storia. Il doppiaggio toglie un po’ di personalità al personaggio, la personalità dell’attore che non mi ero mai accorta fosse così importante. Vediamo una scena in inglese e poi la ripetiamo in italiano e non c’è paragone. È finta. E ora ci accorgiamo anche che la sincronizzazione non è perfetta.
    Adesso le mie figlie non riescono più a vedere un telefilm in inglese….
    Per assurdo quando vidi per la prima volta Desperate Housewives in italiano 9 anni fa adoravo la voce dei personaggi, mi ci ero affezionata, soprattutto alla voce narratrice che è la stessa doppiatrice di Michelle Pfaiffer. Adesso non mi piace più. Mi infastidisce la differenza da quella di Brenda Song…

    Quindi… Provare per credere!!! Film in lingua originale tutta la vita!!!!
    Iniziamo da bambini!

    1. Bravo, ti lo dice un rumeno, che nel suo paese, forse l’unica cosa buona e la lingua originale negli film. Noi, rumeni parliamo tante lingue grazie alla Tv, impariamo a legere prima di andare in scuola grazie alla Tv, da grandi ci aggiorniamo con gli cambiamenti della gramatica grazie a gli sototitoli. E non parliamo del sapore de la voce e accento….
      Ancora una volta…Bravo a te!!!

  16. Il dopiaggio amazza il sapore di ogni film. Gli italiani non parlano un altra lingua ed e vergognoso per un giovane non sapere al meno “che ore sono” o ” buongiorno” al meno in inglese. Avete mai sentito la voce di Sean Connory, Morgan Freeman,James Earl Jones, Vin Diesel,Oprah Winfrey, Keith David, Stalone,Al Pacino, Arnold, Robin Williams, Tom Hanks, etc? Sicuramente, NO.
    Perdete 50% del sapore del film. Imaginatevi Toto, Mastroiani, Benigni, De Sica dopiato in tedesco, o inglese. Una tragedia….
    E non parliamo dele opurtunita del lavoro che una lingua straniera to ofere…

  17. il vero problema non è solo il doppiaggio, è ovvio che un attore è più bravo nel suo mestiere rispetto a un doppiatore che fa un altro mestiere (fa più ridere un vero comico tipo will ferrell o jim carrey o ben stiller, piuttosto che un doppiatore che di mestiere non è un comico). la gravità sta nell’adattamento dei testi, dove spesso vengono cambiate battute divertenti in cagate all’italiana, coi responsabili delle traduzioni che pensano di essere più geniali degli autori di friends. ecco l’esempio più assurdo e grave (che mi fa pensare che la traduzione l’ha fatta uno che non ha mai visto friends): nella scena finalissima, ross, dopo aver provato a fermare rachel all’aeroporto, rientra a casa pensando che rachel è partita per Parigi; invece rachel è scesa e torna e dice “non ci lasciamo più, saremo sempre io e te, basta stupidaggini” e ross fa questa battuta (in italiano): “e adesso cosa dico all’altra?” (battuta banalissima), rachel fa una faccia, e ross pensa ad alta voce e dice “non fare battute ora”….. beh sapete com’è la versione originale? tra l’altro perfetta e geniale fino all’ultimo? allora, tutto uguale, rachel ritorna, dice quelle frasi, scena romanticissima, basta stupidaggini, e ross fa “a meno che non siamo in pausa di riflessione!” cioè vi rendete conto la perfezione! dieci anni di friends si chiudono così! voglio dire, la pausa di riflessione di ross e Rachel è entrata nel linguaggio comune, è storia, quelle generazioni la sanno tutti, è stata citata in altri telefilm, nei Simpson… e invece il nostro responsabile dei testi ha pensato che lui avesse una trovata migliore… mah

    1. Puntata s06e03 Joey fa il test “dimmi la prima parola che ti viene in mente alla potenziale coinquilina”

      Inglese
      Pillow —–> Fight?
      G—-> String?
      Doggy… —-> Kitten?

      Italiano

      Cuscino —-> Fieno?
      Gas—-> Dolce?
      Cane —> Gatto?

  18. Credo che ci siano due piani: quello della persona comune (come me) che ritiene che le voci italiane siano le migliori al mondo come espressività perché abituati a quel tipo di cadenza, inflessione e modalità di usare la voce (personalmente ritengo le voci originali maschili Made in USA avere l espressività di quello che legge gli annunci dei treni in stazione mentre quelle femminili l intonazione fastidiosissima di un oca a cui è’ stato tirato il collo. Naturalmente per gli americani sarà totalmente diverso perché quella è’ la loro modalità di modulare la voce). Esiste poi un piano più tecnico che sa valutare la corrispondenza di ciò che lo sceneggiatore e l attore originale volevano esprimere . Molto spesso non è colpa del doppiatore se il senso della battuta originale e’ stravolto ma della traduzione che deve adeguarsi alla nazione in cui il film è proiettato. Perfettamente d accordo poi sulle tradizioni spesso troppo volgari in italiano (del resto i film italiani – sopratutto comici – a causa del linguaggio utilizzato sono diventati inguardabili. Sembra che noi italiani non riusciamo a far ridere se nella battuta non infiliamo qualche volgarità … Che tristezza !!! ).
    Concludendo preferisco gli italiani (sempre da povero ignorante) perché in base al mio orecchio percepisco molte più sfumature ma mi piace conoscere il testo originale per capire il reale significato della battuta. Buona pasqua

  19. Christian ha perfettamente ragione a dire che nei testi italiani non esista il sano , leggero, pulito umorismo, le battute vengono condite con volgarità triviale, che io, pur se italiana, non riesco proprio a sentire , d’altronde il pubblico italiano in generale a quanto pare la richiede, io me ne dissocio e mi vanto di essere nell’intimo molto poco italiana.
    Aggiungo però che alle voci italiane io preferisco di gran lunga quelle originali inglesi perché gli americani/inglesi recitano benissimo (i nostri fanno pena, tranne alcuni grandi, tra cui non metto il tanto decantato V.Gassman) e loro hanno, in genere, voci basse, virili, tipo quella di Rinaldi, mentre l’italiano medio ha la voce di testa sottile, poco virile. Le voci inglesi delle donne sono meravigliose, più incisive, più espressive, più affascinanti, emancipate, professional!
    Per me la voce è importantissima, se è sbagliata o brutta non guardo il film o provo antipatia per il personaggio. Quasi tutte le voci italiane nelle serie tv sono ‘fiacche’, e io le aborrisco insieme all’interpretazione. E non le guardo, nessuna.
    Quindi, per me, evviva l’originale! Sono una settantenne, e da quando guardo i film in inglese non sopporto più il doppiaggio, ha ragione il rumeno, ha ragione Giannina il Gabbiano, svegliamoci invece di restare retrogradi, abbarbicati al decrepito provincialismo ‘felliniano’ e ‘monicelliano’ e simili dal quale pure mi sono sempre dissociata.

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