Dove scopro di essere un bersaglio dei Visitors e di non saper tradurre Vergà

Mattinata di andirivieni, lavo i piatti, vado dalla Catte a ritirar l’assegno mensile (e mentre lei oggi cinguettava ho pensato che dovrei parlarvi di lei in modo adeguato) e poi in banca, a depositarlo in modo automatico sperando ch funzioni ma forse non funzionerà. Arrivo in BnF, sono in sala U oggi, quella delle lingue e letterature straniere, mi avvicino al posto mio e vedo che davanti è seduto uno che sta leggendo Les Malavoglia e sorrido tra me e me.

Mentre sto legando il computer con l’antivol e penso a quanto tempo dovrà passare prima di mangiare, che non ho fatto colazione, sento che mi si approccia alle spalle. E’ il ragazzo dei Malavoglia – che dorenavant assumerà il nome di ‘Ntoni – con un Meridiano in mano e un dito alla don Abbondio, a mo’ di segno. Mi dice: «Excusez-moi – che ci si dà del voi tra giovani, anche se non mi abituo – vous êtes italien?». Penso «Oddio, fa che non mi chieda di tradurre qualche astruso sintagma siculo» ma dico «Oui» e lui mi dice «Può mica aiutarmi a tradurre questo astruso sintagma siculo?». Io deglutisco e dico «Bien sûr» essendo ben sicuro che non avrei saputo rispondere. Però, prima, il mio orgoglio ferito di chi compra un thermos per sembrare tedesco mi fa esclamare: «Ma, mi scusi, come ha fatto a capire che sono italiano?»:

‘Ntoni
: Ho visto i libri in italiano…

e indica la pila di libri che ho davanti, tutti in francese. Io inclino la testa come per dire “Hey?” ma dico «Vabbè, non è importante». Però si sente scoperto e inizia:

‘Ntoni: Ma forse ci siamo visti un’altra volta… conosce Valentina?
Sui’: Beh, io ne conosco di Valentine, ma Valentina chi?
‘Ntoni: XYZ
Sui’: No, mai sentita ma non importa…
‘Ntoni
: Allora di Ilenia… le dice qualcosa il nome Ilenia? o Enrica?
Sui’: No, ma lasci perdere…
‘Ntoni
: Però secondo me la conosco… Ad ogni modo, la frase è questa… in realtà la capisco ma non so tradurre “ASTRUSO SINTAGMA CHE SI RIVELA NON SICULO”
Sui’ – pensa “Ecco appunto, e io che ne so come si dice in francese?” ma dice – Bon, evidemment…
‘Ntoniche fortunatamente è logorroico – Perché io ho tradotto “ASTRUS SINTAGM”, è piuttosto letterale ma non so se è soddisfacente…
Sui’: Guardi, non che sia francofono ma a me pare che vada bene… Poi se mi vuole dare il libro dopo do un’occhiata e magari le so dire qualcosa di più…
‘Ntoni insoddisfatto – Ad ogni modo posso chiedere anche ad altri italiani, non si disturbi… Comunque possiamo darci del tu?
Sui’: Certo, mi chiamo Suibhne, dottor Suibhne.
‘Ntoni: Ah, certo, scusa, io sono ‘Ntoni, piacere… Ma se ti dico Camilla?

Fermo restando che io ‘sto qui non l’ho mai visto ed escludendo il fatto che io possa apparire italiano, l’ipotesi più credibile è che lui sia un Visitor e che mi voglia uccidere fingendo di venire in pace. Ma io non lo temo, sia chiaro.

C’è anche l’ipotesi che abbia visto il mio nome sul foglietto della biblioteca che fuoriesce da una grammatica del francese antico e che non l’abbia confessato perché fa un pochino paranoico. Però diciamocelo, è una ipotesi davvero bislacca.

3 pensieri su “Dove scopro di essere un bersaglio dei Visitors e di non saper tradurre Vergà

  1. non mi preoccuperei. Dalla mia esperienza gli uomini che venogno scambiati per italiani è o perchè hanno azzeccato un accostamento cravatta-giacca o hanno una camicia stirata o sono affascinanti. Era un tentativo di abbordaggio sui malavoglia, molto neorealistico, direi.

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