Quando vi chiedo Come va? non è necessario che rispondiate sinceramente. Anzi, è sconsigliabile. Soprattutto se non ci conosciamo bene, è solo una domanda di cortesia. Soprattutto se stiamo per iniziare una lezione di italiano, è solo un modo per non esordire con “Apri il libro alla pagina…”. Soprattutto se non parlate bene italiano, soprattutto in quel caso, perché poi io non so bene che faccia fare e cosa dire.
Ti chiedo, ad esempio, Come va? e tu mi rispondi, testuale: Non bene, un mi amigo ha un accidente e io non so che dire e dico soltanto Oh! con la faccia che credo vada fatta. E non so perché tu interpreti questo come un incoraggiamento e aggiungi un accidente vasculare cerebrale, che sarebbe un ictus mal tradotto. Che devo dirti se non che si dice amico e incidente e di stare attenta agli ispanismi? Che devo fare, serrare le labbra, inclinare la testa e dire Andrà tutto bene? Ma tu non capisci il presente indicativo, figurati il futuro. E siamo imbarazzati in due.
Ma se io ti chiedo Come va? e tu che comunque beh, non ti conosco, mi rispondi No bene, perché mia amiga ha provato se sucidare e donche passo tempo a lei che posso dire? davvero vuoi fare esercizio d’italiano parlando di questo? Davvero, davvero lo vuoi?
Perché io no. E lo saprai, se ti degnerai mai, un giorno, di chiedermi E tu?
Quando qualcuno mi chiede come stai,
rispondo che non conosco nessun Patrizio.
Temo tu abbia la classe con la più alta densità di sfighe d’oltralpe…
Una delle, diciamo…
La faccia contrita, in questo caso, è l’unica risposta plausibile… Ottima scelta!
Ma io non credo di esser bravo, a fare la faccia contrita…
Apprezzeranno il tentativo!
io lo spiego ai corsi per principianti quando facciamo “come stai?”, così il problema non si pone.