Una nota rapida, solo perché mi annoio a leggere cose sciocche che si perpetuano. Mi riferisco a quelli che “In Francia al secondo turno delle primarie hanno votato di più!“.
In Francia e in Italia il sistema a due turni è concepito diversamente. In Francia il primo turno serve come primaria di coalizione (pensateci, non è una stronzata!), questo significa che a sinistra come a destra il candidato che arriva in testa si mantiene al ballottaggio e gli altri di sinistra o di destra desistono. Per questo motivo al secondo turno più gente va a votare, perché sa che nella stragrande maggioranza dei casi sarà il solo turno dirimente e potrà scegliere tra quello di sinistra (socialista, radicale, verde o comunista che sia) o di destra (neocentrista, umpista eccetera).
In Italia si ha il terrore dell’Altro e quindi nelle elezioni in cui è previsto il doppio turno, ad esempio quelle comunali, si fanno coalizioni di ottomilioni di partiti e si dice che tutti gli altri avversari sono il male, per un motivo o per l’altro. Badate bene: tutti, anche quelli con cui ti potresti eventualmente apparentare al ballottaggio. Questo determina che 1) i micropartiti sono iper rappresentati perché gonfiati da una coalizione (ma non è questo che ci interessa, ora) 2) moltissime elezioni si risolvono al primo turno (soprattutto in presenza di candidati uscenti, ma neppure questo ci interessa ora) 3) la gente non va a votare se non c’è il proprio candidato, perché – appunto – ha passato una campagna elettorale a pensare che gli altri siano il male (cosa che, incidentalmente, può pure essere vera).
Quindi, sì in Francia al secondo turno delle primarie hanno votato di più come fanno ad ogni doppio turno che la Ragione e l’Essere supremo hanno mandato in Héxagone dal 1974 in poi, mentre in Italia nei vari secondi turni che il Dio degli Eserciti ha mandato in Penisola l’affluenza è calata. Perché se hai votato Balladur con un po’ di disgusto ma poi Chirac lo voti (e pure se hai votato Marchais magari voti Mitterrand con un po’ di stridio di denti) ma se hai votato uno della lista Amici animali, figurati se poi voti quei bastardi della lista Animali amici!
Una perfetta sintesi politica. D’altra parte non eri il candidato ideale per il Pd?
Per il Paese, cara. Per il Paese.
Concordo totalmente con la tua analisi.
Il mio corollario personale, però, è che lasciare il proporzionale per il maggioritario fu una delle più grandi sciocchezze politiche degli ultimi trent’anni.
grazie per il sostegno. Però guarda, il proporzionale lì non era la causa dei danni: i danni venivano dal fatto che si presentavano le coalizioni enormi al maggioritario e ti toccava dare 40 seggi sicuri a Dini o alla Francescato che se no si presentavano da solo e ti fottevano…
Infatti, la causa dei danni fu – anche – l’adozione sconsiderata di un maggioritario. Con il doppio turno, poi, sistema che sembra fatto apposta per stimolare la peggiore rissosità italica.
Col proporzionale almeno era più chiaro: io voto chi mi pare, poi gli accordi li facciamo dopo con chi prende più seggi (vai, Dini: vediamo se i tuoi seggi sono davvero sicuri…)
Un sol grido si leva dalla penisola: Sandro Sindaco del Mondo!
I accept the nominee
Hai parlato con Jospin di questa tua teoria?
E in che cosa cozzerebbe con le presidenziali 2002!?
Che le primarie della sinistra le ha vinte Chirac ( o Le Pen) 🙂
OT ma più o meno: ti sei già registrato sulle liste elettorali per le comunali 2014? Bisogna veramente scrivere pure una lettera per dire che sei chi dici di essere?
sì sì mi sono iscritto, ma confesso di non ricordarmi cosa ho dovuto mandare… ho fatto tutto per mail, comunque, sul sito mon service publique