Clam Chowder, Wiener Schnitzel e le mie vacanze di Natale

E’ novembre, quasi metà novembre, ed è quindi autunno inoltrato. L’autunno inoltrato porta tre cose: 1) mi sento in dovere di fare cose alla zucca; 2) i miei cappotti iniziano a puzzare di muffa perché l’armadio a muro della casa in cui vivo è una vergogna; 3) gli studenti iniziano a scrivermi mail per pormi questioni sulla tesina di fine corso.
Quest’anno si sono già manifestate le studentesse straniere, l’americana e l’austriaca che chiameremo, Clam Chawder e Wiener Schnitzler.

Clam Chowder si è manifestata ben due volte: la prima mi ha posto una domanda che non aveva senso, la seconda una domanda del cazzo volta a pormi problemi che non vorrei. In pratica lei parte per gli Stati Uniti poco prima di Natale e quindi non ci sarà per gli esami dunque come si fa per avere il voto? Io ci ho pensato un po’, ho chiesto un consulto e poi ho deciso che la obbligo a consegnarmi il dossier entro fine novembre e la interrogo l’ultima lezione, come si faceva al liceo quando erano gli ultimi giorni di scuola e ti mancava la sufficienza di storia dell’arte. Dite che è crudele farle scrivere una tesina in due settimane invece che in quattro, considerando che parla male la lingua ma che d’altra parte sta zitta e non sbadiglia mai durante la lezione? Sgrana anche gli occhi, a volte, e sono quasi sicuro che non capisca niente di quello che dico, ma almeno non si distrae oppure lo fa in modo molto discreto. Ad ogni modo, non intendo rimandare il mio ritorno in Italia per essere gentile con lei e non intendo interrogarla via skype, quindi direi che se anche i commenti di questo post vorranno farmi sentire in colpa, non ho scelta e obbedisco solo agli ordini.

Ma è Wiener Schnitzel che mi ha emozionato e riempito di gioia, confermando l’ottima opinione che ho dei germanofoni in generale. Mi ha scritto per dirmi che, insomma, le sembrava un po’ cretino scrivere una tesina di cinque pagine e che, se io sono d’accordo, vorrebbe scriverne addirittura venti e inserire i testi da analizzare nel loro contesto “storico e letterario”. Se non sono d’accordo, aggiunge pure, lei è pronta a capirmi. Mi sono davvero, davvero commosso e anche se lo fa perché la sua università non le riconosce tesine di meno di venti pagine, io mi sono convinto che lo fa perché l’ho fatta interessare e perché si è appassionata. E non importa se a metà della seconda ora sbadiglia sempre: quando le ho detto “Lei parla francese molto meglio di me” lei ha fatto finta che non sia vero.
Quindi se a Natale avrò una tesina in meno da leggere, ne avrò in compenso una enorme. Tanto non so mai cosa fare, il 26.

20 pensieri su “Clam Chowder, Wiener Schnitzel e le mie vacanze di Natale

  1. Eh sì, direi che puoi essere orgoglioso. Anche se il motivo non sono le tue lezioni puoi far finta che lo siano 😉 Ma, secondo me, almeno in parte lo sono. E con l’americana non sei affatto crudele.Due settimane per scrivere 5 pagine? Non mi sembra un impegno esagerato…

  2. Buonissima (ma pesantuccia) la Clam Chowder! Niente sensi di colpa, sei dall’altra parte della cattedra e puoi fare (piu’ o meno) come credi! 😉 E poi, suvvia, a rischio di sembrare impopolare (???) e’ ammmericana.

  3. “Cara signorina Schnitzel (o Schnitzler), per me lei può anche scrivere un trattato in cinque tomi. Io però leggerò solo le prime cinque pagine, e mi auguro di trovarvi tutto quello che desidero sapere. La sintesi, per Dio!
    Cordiali saluti,
    professor Suibhne”
    Io le avrei risposto così, all’austriaca, ma del resto nessuno ha mai sostenuto che io sia portato per l’insegnamento…

  4. ma io sono l’unica cretina che in erasmus si é prenotata i voli natalizi in base alle sedute d’esame e che ha preso l’aereo la mattina di capodanno per essere presente il mattino del 3 in appello? sono veramente l’unica cretina?? e per di più italiana???

    1. beh. Sì. Però scusa, la scusa dell’americana ha senso: se il secondo semestre in America inizia a inizio gennaio mica può perderlo per un esame orale che potrebbe fare prima… ha tutto senso, secondo me. Comunque un po’ cretinetta, forse, lo sei stata… 🙂

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