Chi avesse dato un’occhiata al mio iPod nei giorni scorsi mi avrebbe immaginato una specie di nazionalista e per di più un irredentista: un florilegio di canzoni del Risorgimento, di inni di Garibaldi e – soprattutto – di inni a Oberdan. Non è colpa mia, non del tutto: è che mi faccio prendere dalle ricorrenze e quindi, visto che ieri erano 150, mi piaceva sentire canzoni a tema.
Ecco, chi desse un’occhiata al mio iPod in questi giorni, invece, mi riconoscerebbe comunardo: inni socialisti e – soprattutto – inni della Commune perché oggi, italiani concentrati sull’ombelico vostro, si festeggiano i 140 anni della Comune di Parigi: il 18 marzo 1871 il popolo di Parigi tira su le barricate e insorge contro il governo Thiers, cambia il tricolore con la bandiera rossa, si abolisce la coscrizione obbligatoria e inizia l’autogoverno della città.
Ieri, sfogliando il fumetto di Tardi sulla Comune, Le cri du peuple, ho notato una vignetta che mi fa pensare che, insomma, c’è qualcosa tra un certo tipo di Risorgimento garibaldino e la Comune, tutto sommato: i reduci della guerra franco-prussiana tornano rivoluzionari, fraternizzano, garibaldizzano…

La Storia ci racconta come finì la corsa: seimaine sanglante e mur des Fédérés a Père Lachaise.
Tout ça n’empêche pas, Nicolas,
Qu’la Commune n’est pas morte !
Tout ça n’empêche pas, Nicolas,
Qu’la Commune n’est pas morte !
…a proposito di ombelico nostro….oggi sono pure i 163 anni dall’inizio delle 5 giornate….ok che non è cifra tonda come per la Comune…ma c’è sempre un popolo di una città che tira su barricate e insorge contro un governo….. 😉
Qui a Pavia sono 650 anni dalla fondazione dell’Università.
Insomma, c’è sempre l’occasione buona per festeggiare, ecco u_u