Le profezie di Suibhne, ovvero: Nel 1995, avevo previsto (quasi) tutto questo

Frugando nella scrivania della mia (ex) camera genovese, alla ricerca di quel che più non so, ho trovato un quaderno a buchi che conteneva un prezioso racconto scritto da Suibhne nel 1995 e un tentativo coevo di racconto-cornice. Credo di poterlo dire con una certa consapevolezza: fanno davvero cagare. Pretenziosi come si è da adolescenti (come era questo qui, per capirci), i due racconti peccano in 1) banalità; 2) seriosità; 3) laudatio temporis acti (e ossessione antiberlusconiana); e – quel che è peggio – scopiazzatura.

Il racconto, dal brillante titolo De Educatione, descrive una mattinata in una classe del futuro (futuro anche per oggi, si parla del LXXI Festivàl di Sanremo presentato da Cesare Previti…) in cui un ragazzino che amava la poesia e si chiama Zamboneri Walter (scrivevo sempre cognome / nome per sottolineare l’orrore di un futuro televisiv-carabinieresco…) era obbligato a scrivere un tema di letteratura sulle canzoni della Carrà, venendo poi valutato con l’applausometro, e in cui i professori sospendevano le lezioni per i consigli per gli acquisti e per far vedere il Tg Tutti.

Bah.

Ad ogni modo, nella mediocrità complessiva dell’operazione, saltano agli occhi e allo spirito alcuni dettagli che ci consegnano un nuovo Suibhne. Non è, ahimé, un Suibhne scrittore ma è un Suibhne Profeta. Profeta minore, forse. Minorissssssimo, può darsi, come quelli che scopri ogni tanto esistere (tipo Abdia, Michea o Sofonia). Ma profeta!

Avevo previsto la nascita di Rai 5. Avevo previsto le vallette al governo (ho solo sbagliato il nome, ché all’epoca andava Wendy Windham e la Carfagna era troppo giovane) e Luca Barbareschi in Parlamento. Avevo previsto – e questa è la cosa più inquietante perché la più assurda – l’esistenza di un inno che si intitolava Meno male che c’è il Presidente.

Niente di che, direte, ma più precisa di quella prevista da Nostradamus. Poca roba, ribadirete, ma sicuramente più di quante ne abbiano azzeccate Branko, Paolo Fox e diversi economisti.

Quel che non seppi prevedere, però, è la scomparsa dei floppy disk, povero ingenuo. Ma in realtà, come ricorderete, non son scomparsi davvero.

Buon 2011, nel frattempo.

7 pensieri su “Le profezie di Suibhne, ovvero: Nel 1995, avevo previsto (quasi) tutto questo

  1. Complimenti per la divinazione. Facci sapere se hai qualche altra profezia nel cassetto, ma non aprirlo dopo 15 anni.. E il tuo nome Suibhne da dove viene? complimenti hai un sito affascinante.

  2. guardate, è che io sono come Ida Maritan: così come lei poteva dare i numeri giusti del lotto ma non usarli, così io vedo il futuro, ma non me ne accorgo… desolé!

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